Vi svelo una battuta ricorrente tra i miei amici e parenti con i quali ho visitato questa città: “nessuno morirà mai di fame a NY!”. Pura e semplice verità, e non per forza mangiare per sfamarsi, ma mangiare bene e sano è possibilissimo nella città delle mille opportunità, anche culinarie.
Vediamo, dove eravamo rimasti? Ah già, mattinata intensa tra le street e le avenue e tra uno spuntino e l’altro neanche vi accorgerete che sono le due del pomeriggio e avete saltato (!) il pranzo.
Ma avete di nuovo fame? Non ci credo… E invece si, ho imparato con l’esperienza che la vista e l’olfatto vincono sul nostro vero senso dell’appetito.
Se vi va, potete fermarvi a fare una pausa pranzo sana e salutare in qualche supermercato di cibo biologico. Ce ne sono tanti a New York e vanno visitati anche solo per la loro bellezza, freschezza e perché frequentati da persone famose. Sono supermercati ma offrono sempre dei piatti pronti o dei banconi self-service dove riempire una ciotola di fresca insalata o di cibo indiano, tutto biologico, e poi anche tavoli e sedie dove gustare il cibo. Io personalmente adoro Whole Foods, ma ce ne sono molti altri.
Esistono però anche tante pizzerie al taglio, o pizza corner come li chiamano a NY. La pizza è diversa dalla nostra italiana, ma una pausa pranzo può anche essere diversa!
Naturalmente si può sempre comprare un ottimo panino con pastrami (fette sottili di carne di manzo e maiale, specialità rumena pare, io la pensavo di origine ebraica), prendere
un hamburger o qualsiasi altra cosa “to-go”, cioè a portar via, e andare a gustarselo seduti su una panchina, o direttamente sul prato, a Central Park o a Bryant Park se il tempo permette.
Insomma, la pausa pranzo non deve rubare tempo prezioso, ci sono tante cose da fare e vedere in questa città, ma una mezzora può ben essere dedicata a rifocillarsi.
Negli ultimi tempi tutti sono molto attratti dallo Street Food, ve lo consiglio, si trova di tutto e tutto buonissimo dai vari chioschi, furgoni, camper, camioncini, bancarelle e altri mezzi ambulanti presenti in ogni angolo, e street di New York. La difficoltà non sta nello scovarli, ce ne sono davvero ovunque e sempre di nuovi, ma cosa scegliere da mangiare: cibo messicano, italiano, cinese, giapponese, e naturalmente anche ‘fusion‘ di tutto ciò. E di nuovo “non morirete di fame”!
Il pomeriggio scorrerà veloce e inesorabile e, a seconda della stagione, sicuramente vi fermerete per un gelato, un dampling cinese o un aperitivo, quindi non arriverete affamati a cena, potrete tornare all’albergo a cambiarvi e uscire per una cena verso le 9.
Se scegliete un buon ristorante, magari estratto dalla guida Zagat (la migliore in USA), meglio prenotare prima, se vi affidate all’istinto o alla sorte, allora buona fortuna.
Ma della cena parlerò nel prossimo articolo… e vi darò anche un po’ di link utili per andare a colpo sicuro a riempire i vostri affamati stomaci.
…to be continued
Eat and Love… and Travel!
Frenki🙂
Foto da Pinterest e Google Immagini
Nell’articolo finale, parte 3, saranno aggiunti anche i link di alcuni posticini dove vi consiglierò di andare a mangiare.
ps (pre-scriptum) : quelli nell’immagine sono Popover, leggerissime focacce a base di latte e uova, ideali per il brunch.
Ci ho impiegato un po’ di tempo, scusate, ma finalmente ho portato a termine il mio articolo sul cibo da provare, assolutamente da provare, a New York City. E’ un articolo ‘articolato’, ma valeva la pena ripercorrere con i cinque sensi le moltissime tappe che si possono fare a NY tra furgoncini di ‘street food’ e ristoranti, tra pub, bar e pizzerie, per assaggiare specialità di ogni singolo angolo del mondo racchiuso in una grande isola, Manhattan appunto, ma non solo.
Una premessa è doverosa. Si dice che a New York si trovino i migliori ristoranti giapponesi, italiani, francesi, indiani e americani naturalmente. New York è una metropoli cosmopolita, in continua evoluzione e cambiamento, è pertanto normale che tutto si possa trovare qui, ogni tipo di cibo intendo, ma non mi sbilancio sul “migliore”. Sulla qualità di cibo e sul modo di prepararlo ogni nazione è e rimane sempre il posto migliore dove assaporare cibo, vino e territorio, quindi in Italia ci sarà il miglior ristorante italiano e in Francia il miglior francese. In America? Si, il miglior cibo americano, però anche in questo caso meglio ricercare la cucina tipica del territorio, da sud a nord cambia molto e quindi a New York si gusta un ottima cucina tipica della East-coast e, come si sa, delle ottime bistecche!
Ma iniziamo dai!
A meno che voi non siate dei critici culinari inviati dalla guida Michelin o dal Gambero Rosso (ed in tal caso dubito leggiate il mio umile blog), sarete turisti che visitano la città e che, giustamente, desiderano mangiare bene e veloce e, perché no, con poca spesa. Buone notizie per voi, New York è piena zeppa dei posti che fanno per voi.
Quattro pause mangerecce e goderecce scandiscono il tempo di un newyorchese tipico: abbondante colazione dolce/salata a casa, solitamente con bagel farciti di crema al formaggio e marmellata di mirtilli o anche salmone, caffè o the verde, frutta fresca e qualche biscotto; un pranzo fugace e leggero solitamente un hot-dog comprato dal baracchino sotto l’ufficio, una cena in un ristorante alla moda soli o con amici (ricordate che gli americani amano le trasmissioni televisive che parlano di cucina, hanno cucine modernissime e grandissime ma non cucinano, quasi mai), e un cocktail alcolico, o più d’uno, nel dopo cena. Nel corso della giornata bevono molti caffè neri, molta acqua e bibite vitaminiche.
Hot Coffee e Macaroons – Un po’ di NY e un po’ di Paris
Ma noi siamo turisti! I nostri ritmi sono diversi. Noi ci alziamo con calma in un albergo o in un appartamento affittato per le vacanze. In nessuno dei due viene servita la colazione, pertanto usciamo, verso le 9.00 e ci facciamo un po’ di fila per bere un buon caffè o cappuccino, e fare una colazione tipica. Se stare in coda da Starbucks per un caffè nel bicchierone di carta e deprimerci subito perché non riusciamo a capire le mille domande che ci fa il ragazzo al banco su quale tipo di latte vogliamo, se caffè grande o piccolo, se… allora semplicemente optiamo per un Diner,
Tipico Diner
che altro non è un ristorante tipico americano, di quelli che si vedono nei film (sempre!), con sedili in pelle color azzurrino, bancone con sgabelli, cameriere con grembiule con rouche bianche. Qui troviamo ogni tipo di colazione tipica americana, quella con pancake e sciroppo d’acero, uova strapazzate e bacon, salsicce arrostite e patate, french toast, spremute d’arancio, bicchieroni di coca cola(si anche al mattino) straboccanti di ghiaccio, ecaffè a fiumi che viene riservito gratuitamente e continuamente ogni qual volta si vuota la vostra tazza.
Bagel con crema di formaggio e salmone
Magari non tutte le mattine avete voglia di alzare a 400 i livelli del vostro colesterolo, e allora ci sono molti altri posticini dove si mangia un po’ più leggero. Sono caffetterie, qualcuna in stile francese, qualcuna più italiana, dove si trovano dei buoni caffè espressi (ricordatevi di ordinare un espresso se volete un caffè simile al nostro caffè del bar), e naturalmente ogni tipo di pane e marmellate, creme spalmabili, croissant e brioche, fette di torte, pudding, yogurt con granola (mix di frutta secca e cereali tipo muesli), frutta fresca e secca, gelati, budini, succhi di frutta, latte. In questi locali, come in tutti del resto a NY, si può andare per una pausa a qualsiasi ora del giorno e ci sarà sempre qualcosa che vi andrà di mangiare.
Yogurt e Granola
Mini Waffle con panna
Pancake con succo d’acero
A me è capitato di mangiare un’ottima zuppa di cipolle con crostini spalmati di salsa di verdure cotte alle 4 del pomeriggio in uno di questi locali, semplicemente perché avevo saltato la pausa pranzo e avevo i morsi della fame a quell’ora. Forse ora non capirete, ma dopo un paio di giorni a New York tutto questo vi sembrerà più che normale.
Alle 10 del mattino sarete così sazi che vi sembrerà di non poter più ingerire cibo per settimane, ma dopo un paio d’ore di camminata sul Ponte di Brooklyn, o di fila per accedere all’Empire State Building, sentirete di nuovo la sensazione della fame, e se non la sentirete ci penserà qualche pasticceria lungo la strada, o qualche cioccolateria, o un furgoncino con street food che emana profumi succulenti a farvi ripensare che le vostre papille gustative devono essere soddisfatte. Che sia un cup-cakedi velvet-cake farcito con crema al burro e burro di noccioline, oppure un donut, un lox o un cono di carta riempito con fragole fresche immerse nel cioccolato fondente, un hot-dog con senape e ketchup o un cartoccio delle più buone ‘french fries‘ (patatine fritte), potrebbe anche trattarsi di un toast vegano farcito con burger tailandesi che vi farà ritrattare le vostre remore sulla moda del momento, o anche un cannolo siciliano esposto in una pasticceria di Little Italy, o un Dim Sum (bocconcini serviti in cestini di bambù)…
Dim Sum
French Fries
Ice Cream
Bagels con semini vari
Ecco tutto questo capita, statene certi, e tutto questo va mangiato, perché quando mai vi ‘ricapita’? Siete a NY gente, non morirete di fame e non dovete nemmeno per forza rispettare gli orari della cucina della mamma, mangiate quando volete e gustate col palato non solo con gli occhi.
…to be continued
Eat and Love… and Travel!
Frenki 🙂
Foto da Pinterest e Google Immagini
Nell’articolo finale, parte 3, saranno aggiunti anche i link di alcuni posticini dove vi consiglierò di andare a mangiare.
Tra poco meno di un’ora pubblicherò il mio nuovo articolo su New York… E scusate se sono stata così pigra e così impegnata a fare altro negli scorsi mesi…
E’ ora di un nuovo articolo su New York… qualche giorno fa ho aperto una pagina su Facebook dedicata a NYC e a questo mio blog, e naturalmente mi è tornata la voglia di ripartire per la Big Apple.
Mentre scrivo e penso all’argomento da trattare in questo articolo il mio televisore è acceso e sto sbirciando un programma di cucina, anzi di pasticceria. Ecco! Deciso! Scriverò di Street Food a New York, ma anche di Bagels, di Cupcakee di tutto quello di cui ci si può nutrire tra una visita ad un museo e una passeggiata sulla High Line.
Ora mi ritiro a scrivere 😉 ci si legge presto.
Intanto titillate la vostre papille gustative con questa foto… e indovinate cosa sono!
Indovinato?
Mentre aspettate l’articolo, collegatevi a Facebook e date un “mi piace” alla mia pagina La Frenki. Ciaoooooo 🙂
Una cosa che non puoi NON fare a New York City è lo shopping,
di ogni genere, di ogni prezzo e di ogni gusto. Ma non è semplice districarsi tra i milioni di negozi di Manhattan e Brooklyn (che sono i due principali borough che frequenterete nei vostri viaggi).
Ma io ho fatto una lista (ehmbè? Io sono la regina delle liste) suddivisa per templi sacri dello shopping tra i più conosciuti, e negozietti meno famosi ma magari più originali ed economici, e ho suddiviso anche per genere di prodotto. Ho aggiunto mercati all’aperto e outlet fuori città per concludere. Non ho messo i link perché comunque troverete tutti questi negozi cliccando il loro nome in internet (wifi gratuito quasi ovunque a Manhattan) con relativo indirizzo e orari di apertura.
Quindi che dire? Cominciamo, preparate la carta di credito e magari chiedete ad un amico molto in forma di aiutarvi a portare pacchi e pacchetti!
Tip: a New York su ogni singolo capo di abbigliamento al dì sotto dei 110 dollari non si pagano le tasse.
Dove?(vedete le mappe pubblicate nel mio articolo Mannahatta)
Un primo sguardo ai negozi della 5th Avenue, della Broadway tra la 14th e la 59th Street e del Rockfeller Center va dato.
E poi tutta la Upper East Side per lo shopping di alta moda, SOHO per i negozi di design e abbigliamento trendy, East Village e Nolita per negozietti vintage. Canal Street fino a Chinatown per acquisti low-cost.
Principali grandi magazzini a New York City
Una visita qui va fatta, sono dei veri templi dello shopping, troverete grandi marchi e soprattutto abbigliamento, accessori, profumeria, casa.
Macy’s
Bloomingdales
Saks Fifht Avenue
Barneys New York
Bergdorf Goodman
Time Warner Center (a Columbus Circle)
Una citazione a parte meritano Niketown: piani di abbigliamento sportivo della famosa marca Uniqlo: enorme negozio sulla 5th Avenue di abbigliamento uomo donna a prezzi davvero convenienti e qualità eccellente. Century 21: tutto, ma proprio tutto, anche quello che neanche immaginate di voler acquistare, a prezzo scontato. Provare per credere! Il mio ultimo acquisto qui? Una borsa DKNY al 70% di sconto!!
Marchi famosi americani e non di abbigliamento e accessori con flagstores in città
Ralph Lauren e Polo Ralph Lauren
Ann Taylor
Forever 21
Abercrombie & Fitch e Hollister (parenti stretti)
Banana Republic
Michael Kors
American Apparel
Old Navy
Urban Outfitters
Hugo Boss
Steve Madden
DKNY (Donna Karan New York)
Calvin Klein
J. Crew
Marc Jacobs
Anthropologie
Gap
Tommy Hilfigher
Guess
Timberland
Fred Perry
Levis
Calvin Klein
Bebe
Patagonia e The North Face (dedicate all’abbigliamento da montagna)
Più dedicati a borse e pelletteria: Kate Spade e Coach
Altri marchi non americani:
Lanvin, Oscar de la Renta, Christian Louboutin, Jimmi Choo, Aldo Shoes, UGG.
Naturalmente un passaggio da Tiffany’s per la “colazione” non può mancare.
Per l’intimo femminile più colorato Victoria ‘s Secret è la risposta, ma se volete il vero chic andate da Agent Provocateur in Mercer Street.
Per gli accessori per la casa e la cucina
Williams & Sonoma
Crate & Barrel
Per abbigliamento bimbi e mamme
A Pea in the Pod (per mamme in attesa)
Babies R us
Ma un po’ tutte le linee di abbigliamento per adulti hanno la loro linea bimbi (Gap, Nike, ecc.)
Per i libri
Barnes & Noble
The Strand Bookstore (18 miles of books, anche usati!)
Per il cibo, biologico e non, ma soprattutto “organic”
Whole Foods:
Trader’s Joe e Zabar (negozio ebraico pieno zeppo di cose buone da mangiare)
Per gli accessori per il bagno: Bath & Body Works e Bed Bathroom and Beyond
Per le scatole di ogni genere e dimensione: The Container Store
Per l’elettronica(ricorda che i prezzi non includono le tasse di New York (8.875%) che verranno aggiunte al momento del pagamento)
Be’, naturalmente Apple Store
e poi B&H Photo, Best Buy, Hammacher Schlemmer, Game Stop.
Per i giocattoli, un vero e proprio regno dei bambini, anche quelli più cresciuti è Fao Schwarz (ora ToysRus) vicino al Plaza Hotel ma anche Disney Store in Times Square.
E per la cioccolata: M&M Store e Hershey’s in Times Square e anche“Chocolate by the Bald Man, Max Brenner”, cioccolata calda in tazza in tutte le sue varianti.
Per lo sport e abbigliamento casual
Negozi che vendono Nike, Adidas, Vans, All Star ce ne sono tantissimi in città. Se cercate qualcosa di specifico per qualche sport ci sono i multi-marca esclusivamente sportivi come Sports Authority Sporting Good, City Sports Rockfeller Center, New York Running Company (mio preferito), Paragon Sports, REI.
Soprattutto nella zona sud di Manhattan, tra Union Square e Canal Street, passando per Nolita, Soho, Greemwich e West Village ci sono poi molti negozi di abbigliamento e calzature prettamente casual e sportivo dove marchi come Levis, Calvin Klein, Guess, Vans, All Star costano davvero il 50%/60% in meno. Vale la pena farsi un giretto, tra i tanti segnalo: Dave’s Army Navy Store, al n°581 della 6th Ave in direzione sud, poco prima dell’incrocio con la 16th Street. Modell’s, 58th and Lexington 711, Lexington Avenue.
Negozi multi-marca con prezzi scontati in ogni periodo dell’anno
Loehmann’s nyc
Duffyes
Filene’s basement
Matt Bernson
Mercati all’aperto Union Square Greenmarket per i prodotti freschi e locali il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato Hell’s Kitchen per oggetti d’antiquariato, abbigliamento vintage il sato e la domenica. Mercato delle pulci a Fort Green, Brooklyn per antiquariato e gioielli artistici. Smorgasburg a Williamsburg, Brooklyn la domenica con cibi etnici da ogni angolo della terra Grand Central Market e Columbia Green Market sono altri mercati di prodotti locali da visitare.
Chelsea Market: questo è un mercato coperto tra i più belli in assoluto, si trova nella ex fabbrica degli Oreo, quindi in un palazzone ristrutturato in perfetto stile industrial, all’interno ci sono prodotti alimentari di ogni genere, molti prodotti italiani (tra cui il ristorante di Giovanni Rana) e un tempio dei formaggi francesi. Si entra, si percorre in tutta la sua lunghezza e si sbuca sull’altra Avenue proprio di fronte a Del Posto, il ristorante di Bastianich.
OUTLET fuori città Outlet Collection Jersey Gardens offre alcuni dei migliori prezzi della regione di New York. Questo enorme centro commerciale si raggiunge prendendo un autobus dal Port Authority Bus Terminal. Woodbury Common Premium Outlet è un outlet che contiene capi quasi esclusivamente da negozi di fascia alta ma con grandi sconti. Vale una giornata di visita, sempre autobus da Port Authority. Westbury Plaza a Westbury, un outlet di Bloomingdale. Più piccolo ma con sconti sensibili sui grandi marchi.
Per la cura della persona e per il make up
Premesso che a NYC ci sono centinaia di beauty center dove farsi un facial (pulizia viso) fantastico, un trattamento mani-piedi, un massaggio, o anche dedicarsi un intero giorno per la cura di sé, vorrei consigliare anche alcuni luoghi magici dove trovare prodotti cosmetici di altissima qualità: Kiehl’s: la prima farmacia è nata proprio qui, ora è conosciuta in tutto il mondo, i loro prodotti sono davvero fantastici e di grande qualità. Sephora: molti negozi in città, con marchi che non ci sono in Italia come Bumble & Bumble, NARS, Make Up For Ever (MUFE), Urban Decay, Kat von D. e Rosebud Salve, Bliss.
Le Pharmacy (che sono tutto e anche un po’ farmacie): CVS, Duane Reade e Walgreens, chiamati drugstores, sono aperti 24 ore su 24. Vendono prodotti di marche non reperibili in Italia come Covergirl, ma anche più note come L’Oréal, Revlon, Rimmel e Maybelline, Aveeno, St. Ives e Neutrogena,
La bellissima profumeria Le Labo nel quartiere NoLiTa, e poi Space NK, Bond No. 9 (profumi d’autore), Fresh famoso per i balsamo labbra ma anche per altri prodotti per il viso, NARS per i cosmetici, così come M.A.C., una delle marche più famose con diversi negozi a New York. Ricky’s N.Y.C: un negozio fantastico che vende rossetti e tinture per capelli in tutti i colori, ma anche parrucche e maschere.
Mercatini natalizi: ne cito uno su tutti a NY, quello di Bryant Park, visitatelo assolutamente se siete lì per le vacanze di Natale, è SPETTACOLARE!
E poi, infine, se siete arrivati fin qui a leggere (vi ringrazio!), vi segnalo un negozio che vende abbigliamento per donna, trendy e sofisticati, eleganti ma anche pratici… ma soprattutto che ha un nome che non potete dimenticare…
FRANKIE 🙂
Ultimissima cosa… non dimenticate la Return Policy che si applica a NYC: potete riportare ogni vostro acquisto e vi rimborsano l’intero importo, verificate solo entro quanti giorni.
Sono stata a New York molte volte, da sola, in compagnia di amici e di parenti, sono stata ospite di newyorchesi e ho dormito in vari posti (anche nella storica Harlem) e quindi mi sento pronta ora per consigliare qual’è, senza dubbio, il modo più comodo, più economico e più vantaggioso di soggiornare a NYC.
Vista sull’ESB
Innanzitutto si presume che se volete dormire a NYC ci rimarrete per più di un giorno. Anzi, se avete intenzione di restarci solo un giorno… forse neanche leggereste questo articolo.
Partiamo pure dal presupposto che ci rimarrete anche più di una notte, di solito chi rimane solo una notte forse è lì per lavoro e avrà una stanza pagata dalla sua azienda in qualche lussuoso hotel di Midtown.
Sweet dreams…
Invece voi, turisti con una “bucket list” piena di cose da fare e da vedere, cercherete di sfruttare appieno la visita della città distribuita in almeno 4 notti, alias 5 giorni pieni.
Solo la mia prima volta a New York sono andata a dormire in un hotel, ero con mia sorella, avevo studiato a fondo la città, ancora ricordo il tappeto del salotto dei miei pieno di guide, mappe e post-it su ogni luogo che volevamo visitare, e il peso di tutto quel materiale nel nostro bagaglio a mano. Abbiamo dormito al Gramercy Park Hotel, allora ancora un po’ vintage, diciamo in fase pre-ristrutturazione, stanze grandi e con moquette, ma fin d’allora un privilegio unico: poter visitare il Gramercy Park in via privata. Il Gramercy Park è rimasto l’unico parco di Manhattan chiuso al pubblico, solo i proprietari delle abitazioni e hotel attorno al parco possiedono la chiave. E noi l’abbiamo visto!
Il Gramercy Park Hotel oggigiorno è un luogo incantenvole e la recente ristrutturazione l’ha reso molto chich, alla moda, molto ben frequentato. La sua Tavern è valutata tra i posti migliori dove mangiare e intrattenersi con la musica, dalla guida Zagat. Però non è più un hotel accessibile con un budget limitato.
Gramercy Park in NYC
Questo vale per un po’ tutti gli hotel nell’area di Manhattan, tra le 2 e 5 stelle, sono tutti molto cari e a volte un po’ decadenti. Esistono degli ostelli a buon prezzo, soprattutto nell’area a nord, sono stata a visitarli ma, pur con spirito di adattamento, la camerata e il bagno in comune non riescono proprio a rilassarmi dopo 8/9 ore di visita e di camminata in giro per la città. Un po’ più di comfort è quel che cerco, e un bagno in camera! E voi?
Ma allora Frenki dove dobbiamo dormire, sotto un ponte??
Reservoir Bridge a Central Park
Ma noooo, la soluzione c’è! Ci sono gli appartamenti in affitto, di solito da minimo 3 notti e fino a 1 mese per i turisti.
Ma anche in questo caso è necessario prestare un po’ d’attenzione nella ricerca. Occorre innanzitutto stabilire un budget, per quante persone, in quale quartiere, e il metodo di pagamento. E, altra cosa da non sottovalutare, a quale agenzia online o sito rivolgersi. Naturalmente tutto questo presuppone una minima conoscenza della lingua inglese, meglio “american english”, perchè si ha a che fare direttamente con gli “owner” (proprietari) o agenzie immobiliari americani.
Sleeping well…
Ma non è così difficile, non spaventatevi, e poi ci sono qua io!! Ecco punto per punto come procedere.
Budget: quando avete stabilito in quanti partite e quante stanze private volete, tenete conto che gli americani identificano il numero di persone in “2 sleeps, 3 sleeps, 4 sleeps…” e che molto spesso almeno 1 o 2 persone dovranno dormire sul divano letto del soggiorno. Un consiglio, se siete in 4, alias 2 coppie, cercate un 5 sleeps, così il soggiorno e il divano rimangono spazi da condividere e non da fare e disfare ogni sera e ogni mattina. Quindi scegliete se 2 bedrooms o 3 bedrooms considerando che a volte anche il soggiorno è una “bedroom”.
Per budget ridotti all’osso c’è sempre la metro!Su più piani, per tanti ospitiAppartamento con terrazzo a verandaDicono sia l’appartamento di JLo… quindi temo non sia in affitto…
Se rimanete a Manhattan, e di seguito vi darò una lista dei posti migliori dove cercare, considerate che un appartamento da 5 sleeps può costare dai 400 ai 1000 dollari a notte, e dipende naturalmente anche dal periodo (logico che durante le feste natalizie, la festa del ringraziamento, agosto e altri periodi come il 4 luglio – festa nazionale americana – e festività tutto costerà di più). Però in un periodo di non-eventi con 400 dollari a notte, per una settimana fanno 2800 dollari, suddivisi su 4 persone, significa 700 dollari a persona, 100 dollari al giorno per dormire nel “proprio” letto ogni notte e con la comodità di avere uno spazio privato dove andare e tornare a tutte le ore del giorno e della notte. C’è sempre la cucina attrezzata quindi ci si può organizzare per la colazione in appartamento la mattina e anche per qualche cena. C’è sempre anche internet wi-fi, la televisione, 1 o 2 bagni, la doppia chiave d’entrata, le pulizie di inizio e fine periodo incluse, tassa di soggiorno e altre tasse incluse.
Però non potete dormire al museo… Tilda Swinton solo può farlo al MOMA!
Place: Una volta che avete capito in quanti partite e quanto comodi volete stare, la ricerca si focalizza sul quartiere dove dormire. Rileggete il mio articolo Mannahatta, sui quartieri di NY per avere una panoramica più chiara. Neanche da dire, il centro dell’isola, chiamato Midtown, è sicuramente il posto migliore per la comodità a tutto, anche ai mezzi di trasporto. Ma lì costa un po’ di più. Cercate in Upper West Side e Upper East Side (i due quartieri a lato di Central Park), o a Chelsea (quartiere Bohemien), SOHO (un po’ caretto), Lower East Side (quartiere molto giovane e pieno di ristoranti etnici), Greenwich Village, Gramercy, Columbus Circus e Murray Hill sono anche ottimi quartieri.
Tipica entrata di appartamento in Greenwich VillageTown HousesBuilding a SOHO
Per chi desidera risparmiare ancora un po’ e non si preoccupa di una qualche mezzoretta di metro, anche Brooklyn è molto accessibile, zone come Williamsburgh, Prospekt Park, Dumbo, Brooklyn Heights e Park Slope sono oramai molto ben frequentate (anche da tanti attori).
Si può anche cercare dove vivono gli attori, ecco qui una mappa 😉
Payment: E, per quanto riguarda il pagamento, vorrei suggerirvi semplicemente di non accettare mai di saldare tramite Western Union o altri sistemi di “money transfer”. Nulla contro queste agenzie ma purtroppo chi le usa per ricevere soldi spesso nasconde delle truffe, una su tutte far pagare un anticipo per un appartamento che neanche è suo… per poi sparire (fatto accaduto ad una mia carissima amica, che ci ha rimesso 350 dollari).
Pertanto via libera a carte di credito su siti protetti da codici di sicurezza, bonifici bancari, pagamento in contanti all’arrivo, sempre accompagnati da contratti di affitto regolari e firmati dalle controparti.
Ecco allora un elenco siti dove trovare un appartamento da affittare a NYC, in totale sicurezza e con descrizione e contatto diretto del proprietario o agenzia:
www.airbnb.com (questo funziona un po’ diversamente, penso lo conosciate, c’è anche in Italia)
Naturalmente uno sguardo e una lettura critica delle recensioni su TripAdivsor non guasta mai!
Per oggi è tutto! Buona programmazione 🙂 e per qualche dubbio, contattatemi o scrivetemi sul blog.
Frenki
Good Night in New York
ps: quelli elencati sono siti che utilizzo di frequente per le mie ricerche di alloggio, sono semplicementi quelli che ritengo più affidabili e completi (alias, non prendo una mezza lira – ops euro – per linkarli!)
Nova York, New York, New York City, Manhattan, La Grande Mela, e poi ancora Big Apple, NYC, NY, e così via… ognuno di noi si riferisce a NY come preferisce o come crede sia meglio. Ma cos’è meglio? Be’ io un’idea ce l’ho, anzi è ben più che un’idea, è una certezza: andateci, visitatela, vedetela, vivetela, immergetevi nella sua magica atmosfera fino al collo e anche più giù!
Questo blog è dedicato a New York e ancora non sono riuscita a scrivere un post, ma non per mancanza di tempo o di idee, non perchè non sappia cosa scrivere. Il fatto è che non so da dove cominciare. Le cose da scrivere sono così tante… Amo così tanto questa città e la conosco così bene che davvero non so qual’è il modo giusto per presentarla.
Ho deciso che per ora farò un’introduzione più tecnica e poi mi lascerò guidare dall’emozione, o viceversa…
Ad esempio proprio ieri la mia cara amica newyorchese, anzi brookolina (del quartiere di Brooklyn), mi ha inviato un whatsapp perchè è passata davanti all’appartamento dove vivevo a Manhattan, e immediatamente i ricordi si sono affollati nella mia testa… Quindi? Comincio col chiarire un po’ di geografia della città.
New York City è una città nello stato di New York che si trova nel nord-est degli Stati Uniti d’America. Quindi NY è lo stato, NYC è la città di questo stato, non ne è nemmeno la capitale, Albany è la capitale, ma NYC è la città più grande e più conosciuta, al mondo!
Manhattan è l’isola, lunga 21,5 km e larga 2,3 km, che si staglia tra il famoso e storico fiume Hudson ad ovest e l’East River. Si tratta di un “borough”, cioè una sorta di distretto. NYC ne ha 5: Manhattan, Brooklyn, Staten Island, Bronx e Queens (che comprende Long Island).
A sua volta Manhattan è suddivisa in 12 circoscrizioni amministrative:
Tribeca, Lower Manhattan;
Greenwich Village, West Village, NoHO, SoHo, Lower East Side, Chinatown, Little Italy;
East Village, Lower East Side, Chinatown;
Clinton, Chelsea;
Midtown (il centro del centro per capirci 😉 );
Murray Hill, Gramercy Park;
Upper West Side (la mia preferita);
Upper East Side, Roosevelt Island;
Morningside Heights;
Harlem;
East Harlem, Spanish Harlem;
Washington Heights.
WOW, sono tante… solo scrivendole così si capisce come mai visitare Manhattan è una maratona di per sè.
E c’è da dire che ognuno di questi quartieri ha una storia, un significato, una qualche bellezza da scoprire, una curiosità inaspettata…
E forse comincerò proprio così, raccontando un quartiere alla volta, una via, una piazza, una casa storica… Dalla prossima volta!
Vi piace come idea?
PS: la parola Mannahatta, da cui Manhattan, è di origine Algonchina, ossia di una delle popolazioni degli indiani americani che vivevano in quel territorio prima della colonizzazione europea.
Mannahatta significa appunto “Isola dalle molte colline”, un tempo era così infatti, si trattava di un’isola di colline e rocce, oramai è così solo una parte di Central Park e la zona più a nord ad est di Harlem.
E qual’è tra queste foto (tutte prese da Pinterest) la più significativa della città secondo voi? Sapreste localizzarle su una cartina della città? E’ aperta la sfida! 😉