Una cosa che non puoi NON fare a New York City è lo shopping,
di ogni genere, di ogni prezzo e di ogni gusto. Ma non è semplice districarsi tra i milioni di negozi di Manhattan e Brooklyn (che sono i due principali borough che frequenterete nei vostri viaggi).
Ma io ho fatto una lista (ehmbè? Io sono la regina delle liste) suddivisa per templi sacri dello shopping tra i più conosciuti, e negozietti meno famosi ma magari più originali ed economici, e ho suddiviso anche per genere di prodotto. Ho aggiunto mercati all’aperto e outlet fuori città per concludere. Non ho messo i link perché comunque troverete tutti questi negozi cliccando il loro nome in internet (wifi gratuito quasi ovunque a Manhattan) con relativo indirizzo e orari di apertura.
Quindi che dire? Cominciamo, preparate la carta di credito e magari chiedete ad un amico molto in forma di aiutarvi a portare pacchi e pacchetti!
Tip: a New York su ogni singolo capo di abbigliamento al dì sotto dei 110 dollari non si pagano le tasse.
Dove?(vedete le mappe pubblicate nel mio articolo Mannahatta)
Un primo sguardo ai negozi della 5th Avenue, della Broadway tra la 14th e la 59th Street e del Rockfeller Center va dato.
E poi tutta la Upper East Side per lo shopping di alta moda, SOHO per i negozi di design e abbigliamento trendy, East Village e Nolita per negozietti vintage. Canal Street fino a Chinatown per acquisti low-cost.
Principali grandi magazzini a New York City
Una visita qui va fatta, sono dei veri templi dello shopping, troverete grandi marchi e soprattutto abbigliamento, accessori, profumeria, casa.
Macy’s
Bloomingdales
Saks Fifht Avenue
Barneys New York
Bergdorf Goodman
Time Warner Center (a Columbus Circle)
Una citazione a parte meritano Niketown: piani di abbigliamento sportivo della famosa marca Uniqlo: enorme negozio sulla 5th Avenue di abbigliamento uomo donna a prezzi davvero convenienti e qualità eccellente. Century 21: tutto, ma proprio tutto, anche quello che neanche immaginate di voler acquistare, a prezzo scontato. Provare per credere! Il mio ultimo acquisto qui? Una borsa DKNY al 70% di sconto!!
Marchi famosi americani e non di abbigliamento e accessori con flagstores in città
Ralph Lauren e Polo Ralph Lauren
Ann Taylor
Forever 21
Abercrombie & Fitch e Hollister (parenti stretti)
Banana Republic
Michael Kors
American Apparel
Old Navy
Urban Outfitters
Hugo Boss
Steve Madden
DKNY (Donna Karan New York)
Calvin Klein
J. Crew
Marc Jacobs
Anthropologie
Gap
Tommy Hilfigher
Guess
Timberland
Fred Perry
Levis
Calvin Klein
Bebe
Patagonia e The North Face (dedicate all’abbigliamento da montagna)
Più dedicati a borse e pelletteria: Kate Spade e Coach
Altri marchi non americani:
Lanvin, Oscar de la Renta, Christian Louboutin, Jimmi Choo, Aldo Shoes, UGG.
Naturalmente un passaggio da Tiffany’s per la “colazione” non può mancare.
Per l’intimo femminile più colorato Victoria ‘s Secret è la risposta, ma se volete il vero chic andate da Agent Provocateur in Mercer Street.
Per gli accessori per la casa e la cucina
Williams & Sonoma
Crate & Barrel
Per abbigliamento bimbi e mamme
A Pea in the Pod (per mamme in attesa)
Babies R us
Ma un po’ tutte le linee di abbigliamento per adulti hanno la loro linea bimbi (Gap, Nike, ecc.)
Per i libri
Barnes & Noble
The Strand Bookstore (18 miles of books, anche usati!)
Per il cibo, biologico e non, ma soprattutto “organic”
Whole Foods:
Trader’s Joe e Zabar (negozio ebraico pieno zeppo di cose buone da mangiare)
Per gli accessori per il bagno: Bath & Body Works e Bed Bathroom and Beyond
Per le scatole di ogni genere e dimensione: The Container Store
Per l’elettronica(ricorda che i prezzi non includono le tasse di New York (8.875%) che verranno aggiunte al momento del pagamento)
Be’, naturalmente Apple Store
e poi B&H Photo, Best Buy, Hammacher Schlemmer, Game Stop.
Per i giocattoli, un vero e proprio regno dei bambini, anche quelli più cresciuti è Fao Schwarz (ora ToysRus) vicino al Plaza Hotel ma anche Disney Store in Times Square.
E per la cioccolata: M&M Store e Hershey’s in Times Square e anche“Chocolate by the Bald Man, Max Brenner”, cioccolata calda in tazza in tutte le sue varianti.
Per lo sport e abbigliamento casual
Negozi che vendono Nike, Adidas, Vans, All Star ce ne sono tantissimi in città. Se cercate qualcosa di specifico per qualche sport ci sono i multi-marca esclusivamente sportivi come Sports Authority Sporting Good, City Sports Rockfeller Center, New York Running Company (mio preferito), Paragon Sports, REI.
Soprattutto nella zona sud di Manhattan, tra Union Square e Canal Street, passando per Nolita, Soho, Greemwich e West Village ci sono poi molti negozi di abbigliamento e calzature prettamente casual e sportivo dove marchi come Levis, Calvin Klein, Guess, Vans, All Star costano davvero il 50%/60% in meno. Vale la pena farsi un giretto, tra i tanti segnalo: Dave’s Army Navy Store, al n°581 della 6th Ave in direzione sud, poco prima dell’incrocio con la 16th Street. Modell’s, 58th and Lexington 711, Lexington Avenue.
Negozi multi-marca con prezzi scontati in ogni periodo dell’anno
Loehmann’s nyc
Duffyes
Filene’s basement
Matt Bernson
Mercati all’aperto Union Square Greenmarket per i prodotti freschi e locali il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato Hell’s Kitchen per oggetti d’antiquariato, abbigliamento vintage il sato e la domenica. Mercato delle pulci a Fort Green, Brooklyn per antiquariato e gioielli artistici. Smorgasburg a Williamsburg, Brooklyn la domenica con cibi etnici da ogni angolo della terra Grand Central Market e Columbia Green Market sono altri mercati di prodotti locali da visitare.
Chelsea Market: questo è un mercato coperto tra i più belli in assoluto, si trova nella ex fabbrica degli Oreo, quindi in un palazzone ristrutturato in perfetto stile industrial, all’interno ci sono prodotti alimentari di ogni genere, molti prodotti italiani (tra cui il ristorante di Giovanni Rana) e un tempio dei formaggi francesi. Si entra, si percorre in tutta la sua lunghezza e si sbuca sull’altra Avenue proprio di fronte a Del Posto, il ristorante di Bastianich.
OUTLET fuori città Outlet Collection Jersey Gardens offre alcuni dei migliori prezzi della regione di New York. Questo enorme centro commerciale si raggiunge prendendo un autobus dal Port Authority Bus Terminal. Woodbury Common Premium Outlet è un outlet che contiene capi quasi esclusivamente da negozi di fascia alta ma con grandi sconti. Vale una giornata di visita, sempre autobus da Port Authority. Westbury Plaza a Westbury, un outlet di Bloomingdale. Più piccolo ma con sconti sensibili sui grandi marchi.
Per la cura della persona e per il make up
Premesso che a NYC ci sono centinaia di beauty center dove farsi un facial (pulizia viso) fantastico, un trattamento mani-piedi, un massaggio, o anche dedicarsi un intero giorno per la cura di sé, vorrei consigliare anche alcuni luoghi magici dove trovare prodotti cosmetici di altissima qualità: Kiehl’s: la prima farmacia è nata proprio qui, ora è conosciuta in tutto il mondo, i loro prodotti sono davvero fantastici e di grande qualità. Sephora: molti negozi in città, con marchi che non ci sono in Italia come Bumble & Bumble, NARS, Make Up For Ever (MUFE), Urban Decay, Kat von D. e Rosebud Salve, Bliss.
Le Pharmacy (che sono tutto e anche un po’ farmacie): CVS, Duane Reade e Walgreens, chiamati drugstores, sono aperti 24 ore su 24. Vendono prodotti di marche non reperibili in Italia come Covergirl, ma anche più note come L’Oréal, Revlon, Rimmel e Maybelline, Aveeno, St. Ives e Neutrogena,
La bellissima profumeria Le Labo nel quartiere NoLiTa, e poi Space NK, Bond No. 9 (profumi d’autore), Fresh famoso per i balsamo labbra ma anche per altri prodotti per il viso, NARS per i cosmetici, così come M.A.C., una delle marche più famose con diversi negozi a New York. Ricky’s N.Y.C: un negozio fantastico che vende rossetti e tinture per capelli in tutti i colori, ma anche parrucche e maschere.
Mercatini natalizi: ne cito uno su tutti a NY, quello di Bryant Park, visitatelo assolutamente se siete lì per le vacanze di Natale, è SPETTACOLARE!
E poi, infine, se siete arrivati fin qui a leggere (vi ringrazio!), vi segnalo un negozio che vende abbigliamento per donna, trendy e sofisticati, eleganti ma anche pratici… ma soprattutto che ha un nome che non potete dimenticare…
FRANKIE 🙂
Ultimissima cosa… non dimenticate la Return Policy che si applica a NYC: potete riportare ogni vostro acquisto e vi rimborsano l’intero importo, verificate solo entro quanti giorni.
Questo è un articolo puramente visivo… pieno zeppo di foto e immagini raccolte qua e là… tutte dedicate al Natale.
Io amo questo periodo dell’anno, sono una fan del Natale, delle atmosfere romantiche delle baite di montagna immerse nella neve e delle luminarie che adornano case, negozi, giardini, città…
Godetevi il Natale, almeno quanto me lo godo io: HAPPY CHRISTMAS!
Ve lo ricordate l’album dei The Clash (quelli di “Should I stay or should I go”), London Calling? Pur non essendo una grande esperta di musica e anche se il testo è un po’ catastrofico mi sembra un ottima colonna sonora da ascoltare mentre leggete questo articolo… and I have no fear…, soprattutto di questi tempi!
La vecchia cara Londra… se avessi scritto questo articolo qualche anno fa, avrei esordito dicendo che non mi era piaciuta molto. Già! Londra non mi è piaciuta la prima volta che sono andata, non è stato un colpo di fulmine (come invece lo è stato New York), e ci sono pure rimasta male. Mi aspettavo troppo? No, credo mi aspettassi meno, infatti la prima Londra l’ho vissuta così così proprio perchè non ero pronta a vedere, provare, assaporare e immergermi rilassata in tutto quel… quel… non so dire, semplicemente tutto quel mondo! E poi avevo decisamente sbagliato periodo, pieno agosto, pioggia, nuvole, umidità 7 giorni su 7.
E così poi, qualche anno dopo, decisi di dare alla “romana” Londinium (studiata sui libri di storia) una seconda e poi terza e poi quarta possibilità. Ma è stata “buona la seconda” CIAAAAAK!
Di cose da vedere, da fare, da gustare ce ne sono sempre tante, anzi sempre di più, però basta fare un bel programmino, essere pronti ad accettare ed accogliere tutto quello che questa splendida capitale in continuo fermento ci offre.
Mappa Artistica di Londra
Questo articolo è scritto dietro suggerimento di una persona che andrà tra qualche tempo in terra inglese, quindi prendetelo proprio come una guida, un programma di cose da fare, ma tenetevi anche del tempo libero per perdervi tra le strade intorno a Piccadilly Circus, tra i mercatini di Portobello (in zona Nothing Ill) e di Camden town, tra in negozi di Carnaby Street e naturalmente qualche serata libera per andare a vedervi un musical tra i tanti in programma ogni giorno.
Autunno a… Londra
Oltre a volo, albergo e passaggio dall’aeroporto, ci sono almeno 3 cose che vi consiglio di prenotare “in advance”-prima di partire, evitando così code lunghissime alle biglietterie e forse risparmiando un po’, e sono:
London Eye: la ruota panoramica è una vera e propria attrazione da non perdere, acquistando prima il biglietto sul sito risparmiate soldi e code.
Vista dalla ruota panoramica London Eye
London Pass: è un carnet di biglietti per entrare a visitare vari siti turistici a Londra, è disponibile in varie combinazioni a seconda delle proprie esigenze
Oyster Travelcard: l’ostrica vi porta su tutti i mezzi di trasporto di Londra, metro, bus, treni e anche il passaggio da qualche aeroporto (vale per tutte le 9 aree di Londra) per il numero di giorni (1, 3, 6, 10) che deciderete.
E ora, partite! Enjoy the journey!
Dopo una bella colazione a base di uova e bacon di primo mattino iniziate a camminare, camminare, camminare… però prendete anche la London Underground, chiamata “The Tube” e contraddistinta da un cerchietto con una barra in mezzo. E’ la più antica rete metropolitana del mondo, la più estesa d’Europa e la seconda del mondo per estensione. Procuratevi una ‘underground map‘ all’aeroporto o in un turistic point per districarvi!
Tube Map
In base al tempo che avete a disposizione suggerisco di prendere una mappa di Londra e di suddividere le cose da vedere, giorno per giorno, zona per zona. Io mi sono trovata bene così, la gran parte delle cose sono tutte a nord del Tamigi, e nel South Bank si va attraversando comodi e storici Ponti. Cercate le varie attrazioni nelle varie cartine turistiche che potete scaricare da Internet. Io qui ne ho prese in prestito un paio da Google immagini:
Map
Ed eccoci all’elenco delle cose da fare:
Abbazia di Westminster, Big Ben o Elizabeth Tower,
Palazzo di Westminster – House of Parliament
London Eye
Buckingam Palace, cambio della guardia alle 11.30 tutti i giorni d’estate, a giorni alterni nelle altre stagioni
Torre di Londra, luogo di celebri prigionieri reali della storia inglese. All’interno varie fortificazioni e musei e i famosi gioielli della corona. Incontrerete i guardiani “Beafeaters” che accudiscono le colonie di corvi (sempre presenti nei giardini all’interno della fortificazione) e che vi intratterranno durante la fila per entrare.
London Bridge
Cattedrale di Saint Paul
Hyde Park
Scultura in Hyde Park
Kensington Palace (si, si, dove viveva Diana)
Trafalgar Square
Carnaby Street (Beatles fans?)
Piccadilly Circus
Camden Town
Portobello market a Nothing Ill
Trafalgar Square
Osservatorio di Greenwich (appena fuori città, raggiungibile con autobus e tube), con un bellissimo parco intorno!
Musei per tutti i gusti a Londra, ma tra i tanti almeno questi meritano una visita (molti sono inseriti nel carnet del London Pass):
E naturalmente non può mancare lo shopping! Dove? Nel tempio… Harrod’s, ma anche da Selfridges, Marks & Spencer e nei mercati di Camden Town, nei negozi di Carnaby Street, tra le bancarelle di Portobello’s market e ovunque l’occhio vi cada senza soluzione se non quella di spendere più delle sterline previste. Occhio al cambio Euro-Pound!
Musical: Londra è famosa per i suoi ‘musicals’ nel West End, potrete scegliere se andare alle ‘matinees” verso le 15/15.30 o la sera tra le 19.30 e le 20.30. Ma andate a vederne uno almeno tra Mamma Mia, The Lion King, Wicked…
E infine:
Per i più “ricchi di calcio”: Wembley Stadium
Per gli “slammisti”: Wimbledon Court
Per chi si sente a suo agio tra gli equini: the Royal Ascot (compratevi un cappello!)
Per quando vi viene fame “strada facendo”: ottimo lo street-food di Londra. Qualsiasi pub può servire il cibo più british che conoscete: fish&chips.
Indiano, tailandese, vietnamita, cinese (ottimo qui!), giapponese… lasciatevi tentare anche dal cibo etnico!
Fish & Chips
Mi auguro che questa mini guida vi serva da ispirazione per organizzare e partire, e vi sia d’aiuto una volta a destinazione! Fatemi sapere poi se Londra vi è piaciuta…
A me scrivendo questo articolo è tornata la voglia di partire ;), magari per Natale o Capodanno!
E per i prossimi articoli e consigli… stay tuned! 🙂
Sono stata a New York molte volte, da sola, in compagnia di amici e di parenti, sono stata ospite di newyorchesi e ho dormito in vari posti (anche nella storica Harlem) e quindi mi sento pronta ora per consigliare qual’è, senza dubbio, il modo più comodo, più economico e più vantaggioso di soggiornare a NYC.
Vista sull’ESB
Innanzitutto si presume che se volete dormire a NYC ci rimarrete per più di un giorno. Anzi, se avete intenzione di restarci solo un giorno… forse neanche leggereste questo articolo.
Partiamo pure dal presupposto che ci rimarrete anche più di una notte, di solito chi rimane solo una notte forse è lì per lavoro e avrà una stanza pagata dalla sua azienda in qualche lussuoso hotel di Midtown.
Sweet dreams…
Invece voi, turisti con una “bucket list” piena di cose da fare e da vedere, cercherete di sfruttare appieno la visita della città distribuita in almeno 4 notti, alias 5 giorni pieni.
Solo la mia prima volta a New York sono andata a dormire in un hotel, ero con mia sorella, avevo studiato a fondo la città, ancora ricordo il tappeto del salotto dei miei pieno di guide, mappe e post-it su ogni luogo che volevamo visitare, e il peso di tutto quel materiale nel nostro bagaglio a mano. Abbiamo dormito al Gramercy Park Hotel, allora ancora un po’ vintage, diciamo in fase pre-ristrutturazione, stanze grandi e con moquette, ma fin d’allora un privilegio unico: poter visitare il Gramercy Park in via privata. Il Gramercy Park è rimasto l’unico parco di Manhattan chiuso al pubblico, solo i proprietari delle abitazioni e hotel attorno al parco possiedono la chiave. E noi l’abbiamo visto!
Il Gramercy Park Hotel oggigiorno è un luogo incantenvole e la recente ristrutturazione l’ha reso molto chich, alla moda, molto ben frequentato. La sua Tavern è valutata tra i posti migliori dove mangiare e intrattenersi con la musica, dalla guida Zagat. Però non è più un hotel accessibile con un budget limitato.
Gramercy Park in NYC
Questo vale per un po’ tutti gli hotel nell’area di Manhattan, tra le 2 e 5 stelle, sono tutti molto cari e a volte un po’ decadenti. Esistono degli ostelli a buon prezzo, soprattutto nell’area a nord, sono stata a visitarli ma, pur con spirito di adattamento, la camerata e il bagno in comune non riescono proprio a rilassarmi dopo 8/9 ore di visita e di camminata in giro per la città. Un po’ più di comfort è quel che cerco, e un bagno in camera! E voi?
Ma allora Frenki dove dobbiamo dormire, sotto un ponte??
Reservoir Bridge a Central Park
Ma noooo, la soluzione c’è! Ci sono gli appartamenti in affitto, di solito da minimo 3 notti e fino a 1 mese per i turisti.
Ma anche in questo caso è necessario prestare un po’ d’attenzione nella ricerca. Occorre innanzitutto stabilire un budget, per quante persone, in quale quartiere, e il metodo di pagamento. E, altra cosa da non sottovalutare, a quale agenzia online o sito rivolgersi. Naturalmente tutto questo presuppone una minima conoscenza della lingua inglese, meglio “american english”, perchè si ha a che fare direttamente con gli “owner” (proprietari) o agenzie immobiliari americani.
Sleeping well…
Ma non è così difficile, non spaventatevi, e poi ci sono qua io!! Ecco punto per punto come procedere.
Budget: quando avete stabilito in quanti partite e quante stanze private volete, tenete conto che gli americani identificano il numero di persone in “2 sleeps, 3 sleeps, 4 sleeps…” e che molto spesso almeno 1 o 2 persone dovranno dormire sul divano letto del soggiorno. Un consiglio, se siete in 4, alias 2 coppie, cercate un 5 sleeps, così il soggiorno e il divano rimangono spazi da condividere e non da fare e disfare ogni sera e ogni mattina. Quindi scegliete se 2 bedrooms o 3 bedrooms considerando che a volte anche il soggiorno è una “bedroom”.
Per budget ridotti all’osso c’è sempre la metro!Su più piani, per tanti ospitiAppartamento con terrazzo a verandaDicono sia l’appartamento di JLo… quindi temo non sia in affitto…
Se rimanete a Manhattan, e di seguito vi darò una lista dei posti migliori dove cercare, considerate che un appartamento da 5 sleeps può costare dai 400 ai 1000 dollari a notte, e dipende naturalmente anche dal periodo (logico che durante le feste natalizie, la festa del ringraziamento, agosto e altri periodi come il 4 luglio – festa nazionale americana – e festività tutto costerà di più). Però in un periodo di non-eventi con 400 dollari a notte, per una settimana fanno 2800 dollari, suddivisi su 4 persone, significa 700 dollari a persona, 100 dollari al giorno per dormire nel “proprio” letto ogni notte e con la comodità di avere uno spazio privato dove andare e tornare a tutte le ore del giorno e della notte. C’è sempre la cucina attrezzata quindi ci si può organizzare per la colazione in appartamento la mattina e anche per qualche cena. C’è sempre anche internet wi-fi, la televisione, 1 o 2 bagni, la doppia chiave d’entrata, le pulizie di inizio e fine periodo incluse, tassa di soggiorno e altre tasse incluse.
Però non potete dormire al museo… Tilda Swinton solo può farlo al MOMA!
Place: Una volta che avete capito in quanti partite e quanto comodi volete stare, la ricerca si focalizza sul quartiere dove dormire. Rileggete il mio articolo Mannahatta, sui quartieri di NY per avere una panoramica più chiara. Neanche da dire, il centro dell’isola, chiamato Midtown, è sicuramente il posto migliore per la comodità a tutto, anche ai mezzi di trasporto. Ma lì costa un po’ di più. Cercate in Upper West Side e Upper East Side (i due quartieri a lato di Central Park), o a Chelsea (quartiere Bohemien), SOHO (un po’ caretto), Lower East Side (quartiere molto giovane e pieno di ristoranti etnici), Greenwich Village, Gramercy, Columbus Circus e Murray Hill sono anche ottimi quartieri.
Tipica entrata di appartamento in Greenwich VillageTown HousesBuilding a SOHO
Per chi desidera risparmiare ancora un po’ e non si preoccupa di una qualche mezzoretta di metro, anche Brooklyn è molto accessibile, zone come Williamsburgh, Prospekt Park, Dumbo, Brooklyn Heights e Park Slope sono oramai molto ben frequentate (anche da tanti attori).
Si può anche cercare dove vivono gli attori, ecco qui una mappa 😉
Payment: E, per quanto riguarda il pagamento, vorrei suggerirvi semplicemente di non accettare mai di saldare tramite Western Union o altri sistemi di “money transfer”. Nulla contro queste agenzie ma purtroppo chi le usa per ricevere soldi spesso nasconde delle truffe, una su tutte far pagare un anticipo per un appartamento che neanche è suo… per poi sparire (fatto accaduto ad una mia carissima amica, che ci ha rimesso 350 dollari).
Pertanto via libera a carte di credito su siti protetti da codici di sicurezza, bonifici bancari, pagamento in contanti all’arrivo, sempre accompagnati da contratti di affitto regolari e firmati dalle controparti.
Ecco allora un elenco siti dove trovare un appartamento da affittare a NYC, in totale sicurezza e con descrizione e contatto diretto del proprietario o agenzia:
www.airbnb.com (questo funziona un po’ diversamente, penso lo conosciate, c’è anche in Italia)
Naturalmente uno sguardo e una lettura critica delle recensioni su TripAdivsor non guasta mai!
Per oggi è tutto! Buona programmazione 🙂 e per qualche dubbio, contattatemi o scrivetemi sul blog.
Frenki
Good Night in New York
ps: quelli elencati sono siti che utilizzo di frequente per le mie ricerche di alloggio, sono semplicementi quelli che ritengo più affidabili e completi (alias, non prendo una mezza lira – ops euro – per linkarli!)
Nova York, New York, New York City, Manhattan, La Grande Mela, e poi ancora Big Apple, NYC, NY, e così via… ognuno di noi si riferisce a NY come preferisce o come crede sia meglio. Ma cos’è meglio? Be’ io un’idea ce l’ho, anzi è ben più che un’idea, è una certezza: andateci, visitatela, vedetela, vivetela, immergetevi nella sua magica atmosfera fino al collo e anche più giù!
Questo blog è dedicato a New York e ancora non sono riuscita a scrivere un post, ma non per mancanza di tempo o di idee, non perchè non sappia cosa scrivere. Il fatto è che non so da dove cominciare. Le cose da scrivere sono così tante… Amo così tanto questa città e la conosco così bene che davvero non so qual’è il modo giusto per presentarla.
Ho deciso che per ora farò un’introduzione più tecnica e poi mi lascerò guidare dall’emozione, o viceversa…
Ad esempio proprio ieri la mia cara amica newyorchese, anzi brookolina (del quartiere di Brooklyn), mi ha inviato un whatsapp perchè è passata davanti all’appartamento dove vivevo a Manhattan, e immediatamente i ricordi si sono affollati nella mia testa… Quindi? Comincio col chiarire un po’ di geografia della città.
New York City è una città nello stato di New York che si trova nel nord-est degli Stati Uniti d’America. Quindi NY è lo stato, NYC è la città di questo stato, non ne è nemmeno la capitale, Albany è la capitale, ma NYC è la città più grande e più conosciuta, al mondo!
Manhattan è l’isola, lunga 21,5 km e larga 2,3 km, che si staglia tra il famoso e storico fiume Hudson ad ovest e l’East River. Si tratta di un “borough”, cioè una sorta di distretto. NYC ne ha 5: Manhattan, Brooklyn, Staten Island, Bronx e Queens (che comprende Long Island).
A sua volta Manhattan è suddivisa in 12 circoscrizioni amministrative:
Tribeca, Lower Manhattan;
Greenwich Village, West Village, NoHO, SoHo, Lower East Side, Chinatown, Little Italy;
East Village, Lower East Side, Chinatown;
Clinton, Chelsea;
Midtown (il centro del centro per capirci 😉 );
Murray Hill, Gramercy Park;
Upper West Side (la mia preferita);
Upper East Side, Roosevelt Island;
Morningside Heights;
Harlem;
East Harlem, Spanish Harlem;
Washington Heights.
WOW, sono tante… solo scrivendole così si capisce come mai visitare Manhattan è una maratona di per sè.
E c’è da dire che ognuno di questi quartieri ha una storia, un significato, una qualche bellezza da scoprire, una curiosità inaspettata…
E forse comincerò proprio così, raccontando un quartiere alla volta, una via, una piazza, una casa storica… Dalla prossima volta!
Vi piace come idea?
PS: la parola Mannahatta, da cui Manhattan, è di origine Algonchina, ossia di una delle popolazioni degli indiani americani che vivevano in quel territorio prima della colonizzazione europea.
Mannahatta significa appunto “Isola dalle molte colline”, un tempo era così infatti, si trattava di un’isola di colline e rocce, oramai è così solo una parte di Central Park e la zona più a nord ad est di Harlem.
E qual’è tra queste foto (tutte prese da Pinterest) la più significativa della città secondo voi? Sapreste localizzarle su una cartina della città? E’ aperta la sfida! 😉
Nelle ultime settimane mi capita di vedere spesso foto di Stoccolma sui siti e sui social media che frequento di più, sarà perchè si avvicina il periodo invernale e delle feste, Santa Lucia, Avvento, Natale che rimandano a paesaggi nordici e città incantate sospese tra mare e terra, tra ghiacci e luci.
La città innevata e illuminata
Così ho deciso di raccontare il mio viaggio a Stoccolma di qualche anno fa, insieme a due care amiche, che possa anche essere utile anche ad una coppia di miei amici che la visiteranno a breve.
Prima di tutto il nome di questa città! Stock-Holm, sembra significhi l’isola con i tronchi d’albero, a ricordare la vecchia usanza di sbarrare la strada del mare ai nemici usando dei tronchi d’albero, del resto in queste regioni nordiche il legno è ed è sempre stato una risorsa.
Moltissime le case in legno, soprattutto sulle isole (Stoccolma è detta anche la Venezia svedese, poichè si sviluppa su 14 isole collegate da oltre 57 ponti), tutte verdissime e circondate da un mare ricco di pesci, e chi non ricorda la casa di Pippi Calzelunghe, irriverente ragazzina che viveva nella sua Villa di legno con compagni di gioco alquanto strani?
La Villa VillaColle, casa di Pippi
Il simpatico personaggio nato dalla penna di Astrid Lindgren è nato proprio sull’isola di Djurgarden, che ha una quantità tale di attrazioni da valere da sola un viaggio.
Quest’isola, della contea di Stoccolma, un tempo era una riserva di caccia reale, ora è un concentrato di divertimenti per tutte le età. Qui troverete anche il parco divertimenti di Grona Lund, il museo all’aperto di Skansen, la celeberrima nave ammiraglia Vasa e il museo Aquaria.
Si arriva a Djurgarden per mare (ferry boat in partenza dal molo di Gamla Stan) o per terra (tram n°7 dal centro città). Durante il weekend anche con il “Rolling Cafè”, una caffetteria su rotaie dove fare colazione mentre si viaggia verso l’isola delle meraviglie.
La prima destinazione è proprio “Junibacken”, un’area totalmente dedicata a Pippi Calzelunghe, dove si potrà visitare anche la villa Villacolle in piena libertà. E per favore, prendete sul serio la visita, qui Pippi è un idolo!! E fate una pausa con una fetta di torta e un succo di mirtillo nella caffetteria, troverete anche una bellissima libreria per bambini, con una incredibile selezione di narrativa per l’infanzia, musica, film giocattoli e molto altro.
Ma non solo i bambini si divertono qui, anche gli adulti possono davvero stupirsi, vicino a Junibacken si trova un’altra attrazione da non perdere: Skansen, uno dei luoghi più amati dalle famiglie svedesi.
Entrata del parco
Skansen è un parco di oltre 300 mila metri quadri che ospita lo zoo di Stoccolma e uno straordinario museo vivente all’aperto: una ricostruzione dei diversi ambienti del paese e della sua capitale, dalla campagna più tradizionale alla città, con una serie edifici storici della Svezia in miniatura, ricostruiti con materiali originali provenienti dai quattro angoli del paese, smontati pezzo per pezzo e trasportati fin qui.
Gli edifici sono tantissimi e molti sono attivi e animati, pieni di attrazioni interattive gestite da attori in costume d’epoca. La campagna propone la ricostruzione di diverse fattorie, di una tipica scuola di inizio secolo, un villaggio Sami (lappone), un laboratorio fabbro originario del XVIII secolo, un forno attivo che produce il tipico pane svedese, sottile e non lievitato. La città rievoca la vita di un’animata cittadina svedese tipica della metà del 19° secolo, con tanto di operosi abitanti, laboratori interattivi per i bambini, vari ristoranti negli edifici dell’epoca, autentiche taverne, come il Krogen Stora Gungan e caffè che servono ottimi dolci fatti in casa.
Skansen è piena di negozietti, mercatini, buffet tradizionali svedesi, eventi stagionali. Nel periodo prima del Natale ci sono mercatini natalizi da sogno.
E questo parco è anche ricco di ristoranti, ottimo cibo cucinato secondo la tradizione svedese, da assaggiare la carne di alce e renna con patate. E da bere, il Gloegg, il vin brulè svedese.
Una visita vale anche il museo che ospita la nave ammiraglia Vasa, l’unico vascello del 1.600 mai recuperato al mondo, composta quasi integralmente da pezzi originali e decorato da centinaia di sculture intagliate a mano.
Gamla Stan in svedese significa città vecchia. Un’isola, raggiungibile a piedi e pedonale. Ricca di vicoletti medievali, negozi, pub, botteghe di souvenir. Gamla Stan è un po’ magica, ti riporta indietro nel tempo, sembra di visitare un borgo medievale d’altri tempi, quasi quasi ti aspetti di veder passare qualche messere con carrozza e cavalli.
Gamla Stan
Qui c’è anche la via più stretta di Stoccolma: Mårten Trotzigs gränd, praticamente un passaggio segreto, con un passaggio non più largo di 90 cm.
Mentre la famosa Västerlånggatann attraversa da nord a sud tutta l’isola.
Passeggiando
L’isola di Gamla Stan ospita anche il Palazzo Reale di Stoccolma, il più grande palazzo del mondo attualmente in uso da un capo di stato, Re Carlo Gustavo, con le sue 608 camere. Nel palazzo si possono visitare gli Appartamenti Reali, la Camera di Stato, gli appartamenti degli Ordini della Cavalleria. E naturalmente all’esterno si può assistere al Cambio della Guardia.
Naturalmente Stoccolma significa anche Premio Nobel, e per questo consiglio di prenotare una visita al Municipio di Stoccola, in svedese Stockholms stadshus, è situato sulla punta orientale dell’isola di Kungsholmen e al suo interno ospita anche la sala del banchetto dei Premi Nobel, spicca nelle vedute per il suo colore rosso scuro, dominato da una torre con sommità in rame e oro.
E poi, dopo lunghe passeggiate a piedi per i vicoli della città vecchia e nuova, io mi sono molto divertita a fare una mini-crociera per le isole dell’intero arcipelago, alla scoperta di una Stoccolma ecologica, verde, moderna, a misura d’uomo e davvero molto molto ospitale in tutti i suoi aspetti, anche quello culinario!
Chi mi conosce bene bene… le mie amiche soprattutto, lo sa… ho un debole per un attore che non riesco proprio a superare. E perchè mai superarlo dopotutto? Diciamo che ho un sogno, quello di incontrarlo e di conoscerlo un giorno, e i sogni si avverano, vero??? E poi che mai gli dirò quando lo incontro? Panico. Non so, se provo solo ad immaginarlo divento rossa dalla vergogna, quindi un giorno di questi mi preparo un discorsetto.
Lui è bello, molto bello, è giovane, tanto più giovane di me (ma chi se n’è importa, mica lo devo sposare!), è americano (eeeeehhhhh), è attualmente single (così dichiara), è un tipo “impegnato” e impegnativo credo.
Come me ci saranno orde di ragazzine e signorine (ma anche qualche signora, sono certa) che gli corrono letteralmente dietro. Io non gli corro dietro, insomma, un po’ di dignità alla mia età! Io lo seguo, diciamo, nelle sue interpretazioni cinematografiche e teatrali, leggo di lui su riviste e giornali, ascolto le sue interviste, e sogno di incontrarlo un giorno, per caso, scontrandomi con lui sulla metro di New York, far finta di non riconoscerlo… Ma va laaaaa! Sono anch’io esattamente come le altre… con una differenza, gli vorrei correre dietro ma sono troppo poco allenata ultimamente per farlo! 😛
Dai, questo post semi-serio è durato anche troppo a lungo. Non ho detto niente di interessante, magari però vi ho fatto sorridere. Ditemi però che anche voi avete una deboluccia debolezza come la mia! Almeno fate finta giusto per farmi sentire meglio…
Ora però vi svelo chi è (Margy, Anto, Stefy, Ros, Loura e mamma l’avete già capito, lo so!)…
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…primo indizio, quello con gli occhialiFrenkiiiiiiPerchè la Frenki non mi ha risposto? Amici, non mi resta che l’alcool…
In queste foto #JakeGyllenhaal era alla mostra del Cinema di Venezia 2015, #Venezia72, per presentare il suo ultimo film #Everest.
Mentre il mio viaggio autunnale è ancora in fase di programmazione, vi racconto il mio viaggio in Finlandia dello scorso agosto. Sono andata a far visita a dei cari amici finlandesi, amici di lunga data, ed ho partecipato alla cresima del loro figlio maggiore.
Abborsjo Lake
Grazie a loro conosco molto bene la Finlandia, l’ho attraversata da sud a nord, da ovest ad est, passando per Helsinki e piccole cittadine, per arcipelaghi e laghi. E’ bellissima! E’ diversa da qualsiasi altro posto io conosca. Un misto di atmosfere scandinave e russe, una lingua incomprensibile ma affascinante, i finlandesi amano l’arte in tutte le sue forme, hanno una cultura smisurata, sono timidi all’inizio ma poi ti amano per sempre. La Finlandia è terra di magia, di fiabe, di leggende, di lunghi inverni a riscaldarsi nelle saune in attesa di Babbo Natale e di luce infinita nelle notti d’estate celebrate e festeggiate in città ed in campagna.
Ma una cosa in particolare contradistingue la Finlandia: i “revontulet”, ossia fuochi della volpe. E’ così che chiamano l’Aurora Boreale i Finlandesi. Si racconta che le aurore boreali sono create da una grande volpe che sfiora la neve con la sua coda creando delle scie luminose che si riflettono in cielo. Uno spettacolo! Ho avuto la fortuna di vedere l’Aurora Boreale qualche inverno fa in Lapponia e i brividi scorrono ancora sulla mia pelle al pensiero (anche per il fatto che il termometro segnava -35°C).
Sono un’inguaribile romantica! Forse… Non saprei in realtà, ammetto che mi piacciono delle cose e situazioni sdolcinate ma non sempre. Però l’Autunno si! Per me è la migliore stagione in assoluto, ricca di colori (romantici, lo ammetto), profumi, luci e tramonti travolgenti. Ed è la migliore stagione per viaggiare!
L’inverno con il periodo natalizio e la neve, il freddo e le giornate corte, solo il pensiero di riempire la valigia con mille maglioni e berretti di lana è destabilizzante, e se decidi di partire per una meta tropicale dove trovare 30°C all’ombra rischi di beccarti la bronchite al rientro per lo sbalzo termico per poi trascorrere 15 giorni sul divano che demoliranno tutti i tuoi bei ricordi sulla spiaggia.
Bloccata in casa dalla neve
La primavera. Be’ la primavera è una bellissima stagione…quando non piove, non c’è il vento, non ti costringe a tirare fuori il maglioncino pesante dall’armadio. E’ bella quando c’è il sole, c’è un lieve tepore che ti riscalda le ossa, c’è il risveglio della natura con il canto degli uccellini e le giornate lunghissime. Quindi la primavera si riduce ad un mesetto tra la fine di maggio e i primi di giugno, almeno alla latitudine dove abito io. Non è male se decidi di andare a sud, avvicinandoti all’Equatore per intenderci, ma se opti per una vacanza nel Nord del mondo, ecco allora più di qualche giornata chiusa nella tua stanza d’albergo a guardare la pioggia e il grigio paesaggio è assicurata.
Dopo la pioggia viene il sereno, e l’arcobaleno… il bello della primavera
L’estate, ESTATE, la parola stessa ti suggerisce di non muoverti. E allora perchè tutti si muovono? Lenti ma si muovono, code infinite sulle autostrade, code per andare al lago, al mare, in montagna. Aerei e treni pieni di gente, ristoranti e gelaterie che esprimono il peggio per via della fretta. Lo stress accumulato in un anno di lavoro accompagna le persone in vacanza, non le molla. Rivedo nella mia testa immagini di guidatori imprecanti nelle città trafficate, accaldati dall’afa, mamme urlanti contro i bimbi sulle spiaggie, giovani seduti al bar impegnati più che mai ad organizzare le loro serate su smartphone e tablet. L’estate è la stagione delle vacanze… ma non del riposo a quanto pare!
Non ci resta che un tuffo in mare
Ed ecco finalmente arrivare il mio “adorato” Autunno, e si, lo scrivo con la A maiuscola come Amore 🙂
Secondo i meteorologi dal 1° settembre inizia, e questa è la prima delle buone notizie. Si ritorna ad un ritmo più normale, si riprende il lavoro, la scuola, la vita abituale. A me personalmente non dispiace la routine, è confortante, è consolante, è rassicurante tornare a ritmi scanditi e non stressanti, soprattutto dopo un’estate di grandi aspettative solitamente deluse. Ma soprattutto, c’è più tempo. Non sembra anche a voi ci sia più tempo in autunno? Secondo me è la luce. La luce delle giornate di settembre è fenomenale, intensa ma non accecante, soffice come un cuscino dove sprofondare, si insinua tra gli alberi, tra le case e crea riflessi e penombre dorate. Poi c’è l’aria dell’autunno. Ancora un po’ calda, avvolgente ma non soffocante, ti riscalda la pelle di giorno ma verso sera ti rinfresca pure. Piogge? Scarse. Perturbazioni? Veloci. Brutto tempo e freddo? Non previsto fino a Novembre.
E allora partiamo! Io parto sempre in Autunno. A volte per un lungo viaggio, a volte per un fine settimana. Voglio godermi appieno di questa stagione rilassante, che promette solo quello che può mantenere, giornate di sole, serate davanti ad una zuppa calda ed un bicchiere di vino (non dimentichiamoci che è anche la stagione di vendemmia), viaggi a basso costo.
Per fortuna e per volontà parto spesso, viaggio da sola e in compagnia. Ho viaggiato in tutte le stagioni, e sono sempre stata entusiasta dei miei viaggi, ma i viaggi d’Autunno hanno un posto speciale nel mio cuore… Ecco alcune immagini…
Parco finlandeseHarvard, ritorno sui banchi (ops sedie) di scuolaAutumn in New YorkVista dal balcone di casa, fine autunno